500km di piste da fondo sono l’arma che Asiago utilizza nella battaglia per la conquista del titolo di capitale di sci di fondo.
La vastità dell’Altipiano ha fatto si che lo sci di fondo fosse una esigenza, l’unico modo di spostarsi nei lunghi e rigidi inverni sulla montagna veneta. Per comunicare ci si spostava con sci da fondo e la stessa cosa per andare a caccia o per andare a far legna. Una tradizione che è durata anni e che, con il tempo, si è trasformata da una necessità ad uno sport.
Una evoluzione che gli Asiaghesi hanno saputo gestire alla perfezione mettendo a disposizione degli appassionati strutture efficienti tanto che a sciare in questo magnifico luogo sono le migliori scuole di sci nordico.
Dalla nazionale italiana al Corpo dei Carabinieri e tante squadre di rilievo dello sci nordico.
La conformazione del territorio è sicuramente fondamentale, una altitudine minima di 1000 metri e correnti di aria gelida che permettono di mantenere intatta la neve dai primi di dicembre fino a primavera inoltrata.
Da ricordare località come Marcesine dove ogni anno si registrano le temperature più basse di tutta Italia, anch’essa con in territorio pianeggiante.
Marcesine, uno dei posti più freddi d'Italia
Visto che i mezzi ci sono e le strutture pure Asiago ha deciso di puntare molto se non moltissimo su questa disciplina candidandosi ai Mondiali Masters di Sci Nordico 2013.
Sebbene le caratteristiche ci siano Asiago si appresta ad affrontare una dura battaglia. In Italia sono diversi gli altipiani e tutti ben sviluppati, probabilmente l’elemento chiave saranno la vastità del territorio e la tradizione che ha permesso nel tempo di consolidare questa disciplina.
Una bella sfida che tutto il territorio veneto cercherà di combattere con tutte le forze!
Foto di: lucaldera
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