“Addio” al Parco Nazionale dello Stelvio, adesso passa agli enti locali.

La giornata del 22 dicembre è stata molto movimentata in parlamento, non solo per la votazione della riforma universitaria ma anche per la votazione del milleproroghe, e la decisione definitiva sul decreto legge riguardante il Parco Nazionale dello Stelvio.

Il provvedimento prevede il potenziamento del ruolo degli enti locali ai quali vengono affidate maggiori responsabilità nella gestione del Parco e cui viene assegnato “il finanziamento integrale dei relativi oneri”.

Il Parco sarà così diviso fra la Regione Lombardia, la Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano, il ministero dell’Ambiente e i Comuni interessati. Assieme dovranno cercare di gestire il Parco di cui fino a ieri si interessava lo stato. Si dovrà quindi costituire un’organizzazione che rappresenti tutti i soggetti interessati al fine di continuare a proteggere un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.

Ma mentre il Ministro Fitto (rapporti fra le Regioni) sostiene che questo decreto darà più potere e renderà più semplice la gestione di questo parco, si alza la protesta di ENPA e Legambiente che vedono in questo provvedimento la fine dello Stelvio.

Il frazionamento, o come lo definiscono questi enti “lo smembramento” va a minare la tutela del patrimonio faunistico della zona che sarà così in balia degli innevatibili litigi burocratici per i “diritti e doveri” che sempre sorgono in queste occasioni.

Questioni politiche?

I partiti dell’opposizione (PD, IDV) hanno definito questo decreto un favore all’astensionismo del partito politico dell’Alto Adige (SVP) che il 14 dicembre non ha votato la sfiducia, aiutando di fatto il Governo a restare in carica.

A gettare benzina sul fuoco arriva proprio il leader del partito Sudtiroler Volkspartei del nonchè presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, che ha così definito l’accaduto:

<<non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell’altro ma è vero che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli>>

E da tempo si vociferava questo passaggio di ruoli in quanto la Provincia autonoma di Bolzano aveva già manifestato l’interesse di gestire in autonomia il Parco Nazionale dello Stelvio, almeno per il territorio che le spetta.

Le polemiche sono appena iniziate, ma speriamo tutti in un accordo intelligente che permetta di continuare a tutelare il Parco Nazionale dello Stelvio e preservare il suo patrimonio naturale!

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