Multa per chi fa fuori pista e Carcere per chi provoca una valanga

Anche questo week end si è chiuso con il lutto al braccio. Ben 8 morti sulle nostre Alpi e decine i feriti vittime delle valanghe.

Certo le temperature si sono alzate e la primavera inizia a farsi largo ma nella maggior parte dei casi le valanghe assassine sono state provocate dagli sciatori/snowboarder che facevano fuori pista in punti ad alto rischio slavine.

Ancora una volta ci troviamo a stilare un articolo che somiglia più ad un bollettino di guerra. A farla da padrone l’imprudenza di tanti sciatori che non aspettano altro un po’ di cm di fresca per andare a fare freeride non curanti dei rialzi termici e delle grandi masse di neve in bilico sulle montagne di tutta Italia.

I bollettini valanghe sono passati innosservati ancora una volta, sebbene tutti i mezzi di informazione si siamo mossi per sensibilizzare i freerider.

Visto il mancato appello il governo ha pensato di introdurre una legge che punisce i trasgressori ovvero colore che mettono a repentaglio la vita degli altri, e logicamente anche la loro.

Carcere per chi, provocando una valanga, si rende responsabile della morte di altre persone e cinquemila euro di ammenda per chi scia fuori pista o compie escursioni in montagna quando c’è una situazione di pericolo concreto indicata nei bollettini. E’ il provvedimento che il governo si appresta a presentare in un emendamento al decreto legge emergenze in discussione al Senato.

Questa volta sembra di aver raggiunto il punto di non ritorno e l’unico modo per fermare questo scempio è punire i trasgressori.

Quest’anno, come gli anni passati, sono state tante le mamme che non hanno più rivisto il loro figlio che prima di partire da casa diceva “Ciao vado a fare un po’ di freeride con gli amici”.

Il provvedimento del governo sicuramente non sarà la soluzione totale al problema ma probabilmente riuscirà a tener distanti dai pendii chi ha più paura di una multa che della morte.

Uno dei dati che fa scaturire tali provvedimenti è sicuramente quello che molti sciatori, recuperati cadaveri dal soccorso alpino sono stati trovati senza la strumentazione base per il fuori pista.

Qui sotto trovate il video della Valanga sul Monte Cimone provocata da 3 snowboarder che facevano fuori pista, fortunatamente per loro è andata bene ma potevano fare la fine degli altri 8 colleghi:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Clet4pVzzBk[/youtube]

Speriamo che questo decreto e i continui appelli servano a qualcosa, perchè sciare e snowboardare deve essere divertimento e non morte!

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