Sciare in Afghanistan, sogno che potrebbe realizzarsi

Il Quotidiano inglese “The Guardian” ha pubblicato un articolo di un suo giornalista che si è recato in Afghanistan. Nessun evento straordinario se non fosse che l’oggetto del reportage non era la guerra, che da anni assale questo paese, ma bensì il sogno di alcuni Afghani, quello di dar vita ad una località sciistica.

L’articolo parla di una valle dell’Aghanistan, Bamiyan, che si trova a poca distanza dai Budda Giganti scavati nella roccia e distrutti dai talebani nel 2001.

Tra un raid aereo ed un attentato suicida, in Afghanistan, c’è chi tenta di vivere la vita ordinaria e magari anche di sognare come alcuni ragazzi che assieme ad alcuni stranieri vorrebbero il ritorno alla normalità e sperano che lo sci sia un mezzo per risollevare il paese

Attorno ad una tavola si ritrovano 10 ragazzi che sperano di diventare le prime guide sciistiche dell’Afghanistan, viene spiegato loro l’importanza che ha un giusto equipaggiamento, la necessità di avere a disposizione cibo ed Acqua e soprattutto come evitare o fronteggiare le valanghe che si staccano dalle vette colme di neve.

Non è facile pensare ad un gruppo più unito ed entusiasta di questo, l’unica pecca sono le capacità sciistiche.

La scorsa settimana hanno fatto la loro prima escursione sulla catena montuosa Koh i Baba, ma non si sono ricordati della lezione in classe e caricati gli sci sul dorso di un mulo sono saliti con jeans e pantaloni rattoppati, tornando a valle quasi congelati.

Hanno a disposizione solo 12 paia di sci, un insieme di sci telemark sci alpini e sci acquistati nei bazar realizzati con assi di legno, cinghie di cuoio e lastre metalliche.

L’equipaggiamento è uno dei problemi che devono affrontare, reperire gli sci è difficile e parte di questi sono di seconda mano oppure presi in prestito da stranieri desiderosi di dare una mano.

snow neve afghanistan

Ma l’intento di rendere Bamiyan meta dello sci in Afghanistan non è un desiderio esclusivo dei locali ma è qualcosa di più concreto, qualcosa di “più grosso”.

Si tratta di un progetto che mira a creare un Eco turismo invernale ed a sostenerlo c’è il governatore provinciale Aga Khan e la Nuova Zelanda che ha stanziato proprio in quella zona le proprie truppe militari.

Dear un ragazzo del Montana, sostiene che in soli 5 anni Bamiyan potrebbe sviluppare il settore dello sci, magari con la costruzione di qualche skilift per i principianti ed un po’ di heliski, quello che basta per attirare l’attenzione del resto del mondo.


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Ma per partire, sempre secondo Dear, è necessaria una sinergia tra Afghani e stranieri che lavorano a Kabul ed un supporto da parte di europei e statunitensi.

Sebbene gli ostacoli siano molti, Dear ed Ashley, stanno esplorando i meandri delle montagne Bamiyan per realizzare una guida con tutte le indicazioni ed i suggerimenti necessari agli sciatori che vorranno avventurarsi sulle nevi Afghane e scoprire quello che la catena Koh i baba puo’ offrir loro.

Sicuramente Bamyan non sarà una destinazione adatta a tutti gli sciatori, qui non potranno trovarsi bene gli sciatori che desiderano impianti di risalita ultra tecnologici oppure ristoranti ed hotel di lusso e tutti i comfort che possono offrire i comprensori sciistici europei o americani. Tuttavia potrebbero trovarsi bene chi ama lo sci vecchia scuola, quelli disposti a fare fatica tutto il giorno per fare al massimo 1-2 discese, insomma lo sci che si praticava nelle Alpi negli anni 50.

Dear ci tiene a sottolineare che il territorio è fantastico e le discipline praticabili sono tantissime e varie, inoltre fino ad ora sono state esplorate solo 8 vallate. Insomma ce n’è per tutti i gusti, dai principianti agli esperti.

Il turista tipo è quello che vuole passare alcuni giorni sopra il limite delle nevi perenni, sciare su vaste aree e dormire nei rifugi in quota. Esperienze che vale la pena vivere!

Attirare sciatori nella valle significherebbe risollevare le sorti dei contadini e della popolazione che abita isolata ed abbandonata da tutti.

Bamiyam è una zona sicura, una delle poche del paese in guerra, i turisti non vengono solo per ammirare quello che resta delle statue giganti dei Budda ma anche altre bellezze naturali come i laghi e le dighe (naturali) che si formano lungo i fiumi.

Sebbene ci sia una buona affluenza Amir Foladi vuole sviluppare ancora di più la zona ed intende farlo proprio con il progetto “Bamiyan ecotourism programme” di cui è manager.

L’interesse non è solo quello di attrarre stranieri ma di incrementare in modo significativo i turisti afghani, al fine di innescare un processo di sviluppo e creare nuovi posti di lavoro.

L’obbiettivo è quello di portare il turismo al terzo posto nei settori trainanti che attualmente sono l’agricoltura e l’estrazione mineraria. Il progetto non solo dovrà guidare questa valle in un processo di riqualificazione ma dovrà anche assicurare che a godere di questi benefici sia la popolazione locale e non gli stranieri.

Un altro ostacolo sono i trasporti. Attualmente per raggiungere Bamiyan da Kabul bisogna sopportare 8 ore di viaggio in condizioni non proprio confortevoli, tuttavia i lavori sono già in corso ed una volta ultimata la nuova strada si potrà raggiungere “la futura località sciistica” in sole 4 ore. Una proposta allettante per chi lavora a Kabul e vuole passare un week end sugli sci!

Ken Adams, che un tempo lavorava nell’industria sciistica francese ed ora lavora a Kabul, è stato uno dei primi a provare le nevi di Bamiyan da turista. E’ rimasto soddisfatto dell’avventura anche perchè con soli 30$ dollari si è fatto una vacanza di 7 giorni. Adams ha definito Bamiyan come il posto giusto “per chi vuole fare un po’ di sci impegnativo”. Per gli altri, un posto dove trovare grandi quantità di neve fino ai primi di giugno.

Ma lo sci in Afghanistan non è una novità, un tempo i diplomatici passavano weekend sulla neve in mini resort sulle montagne nei dintorni di Kabul, ma con l’invasione sovietica quelle zone sono state minate e risultano ora impraticabili.

neve afghanistan

Non tutti però ritengono che Bamiyan sia il posto giusto per far ripartire lo sci in Afghanistan. Yousuf Kargar ritiene che ci siano zone molto più vicine alla capitale e quindi più interessanti per “gli sciatori”.

Il vantaggio, la marcia in più di Bamiyan è forse il clima pacifico che aleggia nella zona. La vita ordinaria che non viene turbata da attacchi kamikaze o sparatorie, l’ideale sarebbe una linea aerea diretta Kabul-Bamiyan per non far pesare ai turisti l’insicurezza di un percorso su strada.

Bamiyan resta legato al suo paese, se l’Afghanistan migliorerà anche Bamiyan, altrimenti cadrà assieme.

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