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Guerra fra Governo e Alto Adige per i cartelli in sola lingua tedesca

E’ scontro frontale fra Governo e l’Alto Adige per la questione cartelli monolingua, la discussione è sempre più accesa e c’è chi minaccia di arrivare ad uno scontro etnico.

Tutto è nato da una diffida del ministro degli affari regionali, Fitto, che invitava gli altoatesini a sostituire i 36000 cartelli in sola lingua tedesca presenti nei sentieri di montagna dell’Alto Adige.

I cartelli in sola lingua tedesca sono tantissimi e spesso rendono difficile, se non pericolose, le escursioni degli altoatesini di lingua italiana nonchè delle migliaia di turisti italiani che ogni giorno visitano le fantastiche montagne del sudtirol.

Durnwalder a muso duro contro il Governo, <<Potrebbe finire male>>

Il primo ad alzare i toni dello scontro è stato il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, nonchè leader del partito Alto atesino filo tedesco, Südtiroler Volkspartei.

Il <<me ne frego>> riferito al monito del ministro Fitto ha scatenato le furie del governo e di molti cittadini italiani che attendono da tempo la modifica.

Dopo alcuni scontri verbali, Durnwalder si è “lasciato scappare” una frase che sa molto di minaccia «Basta diktat arroganti, Potrebbe finire male», dopo questa dichiarazione “apriti o cielo” maggioranza ed opposizione si sono uniti per dare l’ultimatum alla provincia autonoma di Bolzano, 60 giorni di tempo oppure interverrà l’esercito.

A rendere ancora più difficile il confronto ci ha pensato il grande Alpinista Reinold Messner che sebbene abbia riconosciuto l’errore dell’Alpenverein (CAI di Bolzano) nel realizzare cartelli monolingua, ha invitato il governo ad abbassare i toni per non <<alimentare un sentimento anti- italiano in Alto Adige>>.

Da oltre confine arriva anche il sostegno di Vienna che si è detta solidale con i cittadini del sudtirol, e ben disposta a dare una mano per risolvere la questione, logicamente optando per il mantenimento dei cartelli monolingua.

Scontro civile in Alto Adige << i cartelli sono stati modificati >>

Secondo alcuni cittadini Altoatesini di lingua italiana, i cartelli in bilingua c’erano in passato ma l’Alpenverein li avrebbe sostituiti un po’ alla volta con quelli in sola lingua tedesca. C’è chi sottolinea inoltre che lo statuto della regione Alto Adige preveda già che le indicazioni dei sentieri siano scritti in Italiano in quanto “Lingua dello Stato”.

Tuttavia l’altro fronte, quello più conservatore, non sembra essere intenzionato a far spazio alla lingua italiana. Un segnale abbastanza forte è stato lanciato “dalla” Leader del partito Sued-Tiroler Freiheit che ha inviato al ministro Fitto un cartello con scritto “Sued-Tirol ist nicht Italien” che tradotto significa “L’Alto Adige non è Italia”.

Sembra che l’intesa sia ancora lontana ed il prossimo passo annunciato da parte del Governo italiano sarà quello di impugnare l’articolo 120 della costituzione, che prevede l’intervento da parte dello Stato anche in questioni regionali per caratteri di sicurezza pubblica.

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