Premetto che questo articolo non contesta l’utilizzo delle energie rinnovabili e la loro promozione. Le ritengo un forte aiuto alla nostra salute, ben vengano fonti energetiche rinnovabili, migliorano la qualità dell’aria, fanno risparmiare e ci rendono più liberi dai grandi mercanti di petrolio e carbone.
Entriamo subito nel vivo del discorso lasciando stare le solite spiegazioni iniziali, si da per scontato che tutti sappiano cosa sia il surriscaldamento globale e probabilmente tutti hanno già discusso di questo problema con qualcuno.
E’ ormai da anni che le teorie ed i vari studi rimbalzano fra tv, giornali, internet ed anche in scrivanie importanti tanto che quasi tutto il mondo si è mobilitato per cercare di evitare i pericolosi effetti preannunciati da diversi climatologi di tutto il mondo.
Gli effetti dovrebbero essere l’innalzamento delle temperature sempre più intenso col passare degli anni, desertificazione, scioglimento dei ghiacciai, limite delle nevicate sempre più alto, ed ancora precipitazioni sempre più rade ma con forte intensità.
Andando ad analizzare i dati si puo’ però notare che la situazione non è proprio come quella descritta dai climatologi.
Sul Ghiacciaio Presena si registrano 4 metri di neve, ufficialmente l’inverno deve ancora iniziare ed è già stato superato lo spessore registrato l’anno scorso ad inizio primavera ovvero quando i ghiacciai registrano il picco massimo della neve presente.
A Sella Nevea sono presenti già 3 metri di neve, parecchi considerando che i dati vengono raccolti a soli 1850 metri di altezza, certo non è una novità per Sella Nevea che negli anni passati ha raggiunto anche 3,5 metri di neve ma questa volta siamo a quota 3 ai primi giorni di dicembre.
In quasi tutte le località sciistiche delle Alpi ed anche degli appennini al di sopra dei 1000 metri si contano ben 100cm di neve e non finisce qui.
La neve si puo’ trovare anche a quote collinari dai 500 metri in su, in certi posti a 500 metri gli accumuli sono di 50cm.
Tutto questo lo andiamo a paragonare con le previsioni dei climatologi che davano ormai per estinti gli inverni con neve al di sotto dei 1200 metri di quota (in Italia).
A quanto pare non è così considerando anche che la neve ha raggiunto per ben 3 volte la pianura ed addirittura anche nel mese di novembre.
Ma l’Italia non è un caso isolato, infatti in Inghilterra in questo inizio inverno si sono già verificate 9 nevicate in pianura e anche in america la pianura è vittima di forti nevicate e temperature polari.
Si potrebbe definire un caso, un inverno anomalo. Ma è così?
Si puo’ ancora insinuare il fatto che questo potrà essere un inverno particolare un caso, una eccezione…
Beh in risposta possiamo allora fornire i dati provenienti dall’Alaska che questa estate, più precisamente in agosto, invece di presentarsi sgombra dalla neve (come solitamente avviene) si è presentata con ben 6 metri di neve il 1 di agosto.
In autunno il polo nord ha registrato un aumento della banchisa di ben 1.800.000kmq tutto questo in soli 16 giorni, non c’è male vero?
In primavera in Italia i comprensori sciistici hanno chiuso la stagione con ancora parecchia neve sulle piste alcuni hanno chiuso i battenti anche se sulle piste c’era ancora quasi 1 metro di neve.
Inoltre anche il fattore temperature da dati interessanti.
A Brunico 800 metri di quota il 7 dicembre 08 ho registrato una temperatura di -15° e la massima è stata di -5°, in america alcune cittadine si svegliano con -20°.
Anche i ghiacciai italiani sono usciti da questa estate in buona forma ed alcuni hanno anche fatto registrare degli aumenti di superficie.
Italia
4 metri di neve sulle Alpi
3 nevicate fino in pianura (Italia)
Temperature di -15 ad 800m s.l.m.
Resto del mondo.
9 nevicate fino in pianura (UK)
Nevicate in pianura e temperature di -20° in tutti gli USA
In Alaska ancora 6 metri di neve nel mese di agosto
1.800.000kmq in più di banchisa al polo nord
Beh se questo è l’effetto del global warming allora ben venga!
Forse bisognerebbe riflettere un attimo, esiste veramente il global warming o sono solamente delle fluttuazioni naturali della terra?
6 Commenti Popolari
Probabilmente l’aumento di temperatura del pianeta, provocando lo scioglimento dei ghiacci, ha provocato un eccezionale assorbime to della temperatua dell’aria da provocare le precipitazioni in cuestione.
velio
Ciao velio,
questo potrebbe spiegare il breve termine, non il lungo termine…
Le fluttuazioni naturali della terra si registrano con le MEDIE stagionali planetarie e seguendo la tendenza generale.
Anche sommando tutti i benefici effetti di questi fenomeni stra-ordinari “al ribasso” il termometro PLANETARIO è in salita.
Il TEMPO non è il CLIMA. Un concetto che spesso non ci entra nella testa. Il TEMPO si misura con gli EVENTI meteorologici, il CLIMA si studia nell’ESTENSIONE temporale e nell’INTENSITA’ fattuale dell’INSIEME degli eventi. Su scala planetaria. Proprio ieri si è aperto un nuovo crepaccio in Antartide la cui frattura era prevista nel 2015.
Il clima, essendo un sistema complesso e non lineare, non potrà mai essere COSTANTE, ma la MEDIA delle fluttazioni sì. Dal 1960 ad oggi, lo si può verificare visivamente, tutti i ghiacciai si sono ridotti, e la TENDENZA è questa. Purtroppo, e non si discute su questo. Le benvenute nevicate di quest’anno non potranno comunque arrestare la dinamica innescata da un fattore FISICO molto semplice: che la Co2 sta aumentando (ora a 381,4 ppm per la prima volta dopo MILIONI DI ANNI in cui è stata COSTANTE con 281 ppm), e la Co2 trattiene l’adiabaticità dei raggi infrarossi. Finché non diminuisce la Co2 la terra non può che seguire questo PRINCIPIO FISICO.
Un costante aumento delle PRECIPITAZIONI nelle zone polari – ecco la complessità – e subopolari negli ultimi anni è un fatto anomalo e non normale, in quanto è aumentata la quantità di umidità e quindi la nuvolosità in seguito all’innalzamento costante (questo si può verificare con i dati sul sito Nasa) della temperatura dell’oceano. Il permafrost è in costante sciogliemento, si può verificare prendedo l’aereo e andando nella citata Alaska piuttosto che Canada o Russia. Ora non elenco tutti i fenomeni visibili che dimostrano il riscaldamento globale.
Per me ogni nevicata e ogni grado in meno è il benvenuto, ma putroppo alla fisica, e soprattutto alla termodinamica, non si sfugge.
Ripeto: il TEMPO non è il CLIMA.
a presto
Federico
Intanto lo scioglimento dell’Artico continua, senza tregua. Questo a dimostrare che non basta guardare fuori dalla finestra per comprendere il clima. A tutti il sole sembra sorgere e tramontare, quindi a muoversi intorno alla terra, ma sappiamo benissimo che è solo un’IMPRESSIONE, e che è la terra a muoversi, mentre il sole sta fermo. Questo dimostra che prima di tirare delle “felici” conclusioni, bisogna capire i meccanismi a cui queste conclusioni si rifanno. Non le apparenze. Nessuno si azzarda più a dire che è il il sole a muoversi.
Eppure basta un inverno normale (e questo lo è per effetto della NINA, non per un effettivo rallentamento dell’aumento delle temperature) per poter dire che l’effetto serra non c’è. Non solo si presume, con un lampo di genio, di saperne di più degli oltre 2000 scienziati che studiano questi fenomeni da una vita, ma si omette di dire che quest’anno è stato il decimo più caldo da quando ci sono le misurazioni (1850), e non si comprende che le fluttazioni NATURALI hanno tempi che vanno dai 10.000 ai 26.000 anni (precessione e nutazione), di certo NON OSSERVABILI da un occhio umano nell’arco di decenni (di qui la grande idiozia della Groenlandia che un tempo [quando?! per quanto?! in quanto tempo?!] era verde). E’ chiaro che le mutazioni di temperatura e di concentrazione di gas atmosferici così repentine sono dovute a interventi esterni al corso omeostatico e autopoietico della natura.
Mi viene da sorridere quando vedo che basta un giorno, un mese, un anno freddo (quindi normale) per far sì che la nostra coscienza sia a posto e il problema risolto.
Forse quando siamo ammalati di un tumore basta un giorno in cui ci si sente MEGLIO per poter dire che siamo guariti?
Consiglio di dare un’occhiata alle notizie ANSA sull’ambiente o al sito (di cui lascio il link: http://www.blogalileo.com/lo-scioglimento-dellartico-continua-senza-tregua/) in cui è uscito il più recente aggiornamento sulle ultime rilevazioni, presentate nel corso dell’incontro dell’American Geophysical Union (San Francisco): “Buona parte dell’area sudoccidentale della Groenlandia e parte dell’area settentrionale hanno fatto registrare nuovi record di scioglimento nel corso dell’estate del 2008. Secondo alcuni ricercatori la situazione sarebbe ormai critica anche in buona parte delle coste della Siberia, con numerosi cambiamenti osservati nel corso degli ultimi mesi. […] Una spedizione guidata da Igor Semiletov, University of Alaska (USA), ha rilevato in centinaia di chilometri quadrati del fondale marino forti quantità di metano, che risalendo a galla dalle acque le fa sembrare in ebollizione. Le attuali concentrazioni di metano risultano essere 200 volte più alte rispetto alle misurazioni precedenti effettuate nel corso degli anni ‘90. Secondo Semiletov, ciò dimostrerebbe che il discioglimento avrebbe aperto la strada a una enorme massa di metano presente al disotto della placca artica orientale della Siberia”.
Credo che per chiunque, come me, ama la neve, sia necessario prima capire la complessità, il funzionamento, le dinamiche e i tempi di un mondo che tra qualche anno la neve potrebbe non opsitarla più. E mi riferisco soprattutto alle mie amate Alpi.
Ciao a tutti
Sara
Condivido pienamente tutti i vostri commenti. Ed è assurdo constatare quanto l’informazione generalista e generalizzata dei media nazional-popolari( tg 2 di ieri sera alle 21.00) segua la logica dell’uomo della strada, nevica da due giorni in pianura,in Piemonte e Lombardia(dove ha sempre nevicato e chi ha più di 40 anni come me lo ricorda!)e allora l’effetto serra ed il riscaldamento globale non ci sono.
Logico corollario all’inesatto assioma diventa il seguente:”consumate,consumate,consumate petrolio-carbone-gas e comprate prodotti da “falena” e non ragionate da “formiche” non investite nelle energie convertibili,no fregatevene e consumate tanto va tutto bene!!” così qualcuno potrà guadagnare molti soldi e consumare ancora e ancora e ancora(aggiungo io)e i mezzi di informazione fanno questo. Ma d’altra parte da un sistema informativo asservito alla logica del denaro e dei capitalisti impegnati in politica cosa ci si può aspettare?…che schifo! E intanto gli orsi polari muoiono e le calotte si sciolgono.
Pienamente d’accordo con Federico:
segnalo un recente articolo dal corriere.it
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_febbraio_10/ghiacci_effetto_serra_negazionisti_franco_foresta_martin_9ce72de0-f75a-11dd-8e36-00144f02aabc.shtml