In un momento in cui le tematiche ecologiche hanno assunto una dimensione importante ed in cui la ricerca dell’utilizzo di energie alternative è sempre più diffusa, l’applicazione di tecnologie per lo sviluppo di energia alternativa in ogni campo rappresenta un grande passo avanti per la salvaguardia del nostro pianeta.
Proprio per questo, già lo scorso anno, la notizia che stava per essere realizzato il primo impianto di risalita a energia solare, aveva destato grande curiosità e interesse. Il paese che conferma la sua vena ecologista anche in questo settore è la Svizzera, primo paese al mondo a realizzare un impianto del genere, infatti dal 17 dicembre 2011 lo ski-lift solare è entrato in funzione per la prima volta. L’impianto si trova nella stazione sciistica svizzera Walser di Tenna, nella Safiental, in Svizzera, nel cantone dei Grigioni.
Lo skilift , lungo 450 metri e munito di 82 strutture composte ognuna da 3 pannelli fotovoltaici, sarà in grado di fornire complessivamente circa 90.000 kilowattora di energia all’anno, di cui circa 25.000 saranno utilizzati per attivare l’impianto di risalita. L’elettricità prodotta in eccesso sarà fatta confluire nella rete pubblica.
La grande novità che rappresenta questo tipo di skilift, ha attirato l’attenzione di molti gestori di impianti di risalita, in quanto tale tecnologia garantirebbe costi di esercizio molto ridotti.
D’altra parte non tutti si sono trovati d’accordo su questa tipologia di impianto, infatti alcuni non si sono trovati d’accordo sull’impatto ambientali visivo: viste le dimensioni dello skilift e il numero di pannelli installati, la struttura complessiva risulta molto massiccia e presente nel paesaggio.
La tecnologia utilizzata per la realizzazione dell’impianto ha inoltre previsto che i pannelli siano in grado di direzionarsi autonomamente verso il sole così da ottenere la massima resa e, in caso di nevicate, si posizionino in verticale per evitare pericolosi accumuli di neve.
Per la realizzazione del progetto e il suo sviluppo sono stati investiti 1,35 milioni di franchi svizzeri, provenienti in parte da donazioni di comuni, organizzazioni e privati e in parte dalla cooperativa Skilift Tenna. L’unione di tante energie per trovare i fondi per la realizzazione dell’impianto, conferma ancora una volta l’impegno in prima linea della Svizzera in campo ecologista, che rende la nazione all’avanguardia e la prima ad aprire le porte a nuove frontiere tecnologiche anche in campo di strutture sportive.
La Svizzera non è nuova a questo tipo di innovazioni, nel 2010 si inizio lo sviluppo di un progetto che mira ad installare pannelli fotovoltaici sui paravalanghe (presenti in gran numero sui comprensori sciistici).
L’obiettivo è quello di coniugare 2 settori importanti dell’economia Svizzera, l’innovazione tecnologica ed il turismo diminuendo l’impatto ambientale e creando nuovi posti di lavoro.
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