Se luglio 2011 è stato un mese anomalo in quanto più freddo rispetto alla media stagionale non serve un esperto per capire che agosto è un mese anomalo in quanto molto più caldo rispetto al solito.
Dopo un inizio stagione che aveva fatto ben sperare, ci troviamo a stilare un bilancio drammatico.
I ghiacciai sono in affanno almeno quanto lo sono le persone che abitano in pianura. Il caldo torrido non risparmia nessuno e se nelle principali città del nord si registrano temperature che si aggirano sui 40°, sui ghiacciai si arriva a registrare 20 gradi a 3000m ed 12-13 gradi a 3600m.
Prima ha iniziato a sciogliersi la neve che si era depositata negli ultimi giorni di luglio, quei 20-30cm caduti oltre i 3000-3200m se ne sono volati via nel giro di 1-2 giorni e successivamente è iniziato il disgelo del ghiaccio storico. La neve dell’inverno passato se n’è andata in un battibaleno e pure il ghiaccio degli anni passati ha ceduto in pochissimo tempo, sono comparsi i primi detriti rendendo sporca la neve, le lingue che vanno verso valle hanno iniziato una ritirata molto forte con alcuni metri persi ogni settimana, ed ora i ghiacciai da bianchi sono diventati neri dal riaffiorare del ghiaccio di anni fa con relativi detriti.
Francia, Svizzera, Italia, Austria, non c’è paese in cui il caldo di queste settimane non ha colpito e a farne le spese sono tutti i ghiacciai.
In italia la situazione è davvero drammatica, il Ghiacciaio Presena (3000m) è in grossa difficoltà con la neve che ormai è presente sono negli avvallamenti e sotto i teli geotessili. Qui lo sci estivo ha chiuso la stagione molto presto lasciando spazio ai teligeotessili, tuttavia la situazione è molto grave e sembra ormai segnato il futuro del ghiacciaio.
Non va meglio sullo Stelvio, sebbene si continui a sciare anche in questi giorni, la situazione è davvero grave, la neve dell’inverno passato è ormai un ricordo e si scia sul ghiaccio storico, i gestori cercano di limitare i danni (al turismo) sostenendo che il cielo limpido della notte porta le temperature sottozero con ricongelamento della superficie nevosa, tuttavia se si da un’occhiata alle webcam la situazione sembra abbastanza critica.
Se si guarda oltralpe la situazione non cambia, anzi, peggiora.
In Austria ad hintertux nel pomeriggio si toccano ben 12 gradi a quota 3200m, anche qui sta riaffiorando il ghiaccio storico ed il colore sta passando dal bianco candido al nero. Tuttavia si continua a praticare lo sci estivo.
Nella vicina Svizzera, proprio sul ghiacciaio del Plateau Rosà la situazione è leggermente migliore ma è dovuto solamente al fatto che qui la quota è più alta. Zermatt puo’ contare su impianti sciistici che arrivano fino a 3800m dove la situazione sebbene anomala resta stazionaria, tuttavia più in giù la neve inizia a scarseggiare e si inizia a vedere le prime macchie di ghiaccio.
Ma la situazione peggiore forse si trova in Francia, a Les 2 Alpes il ghiacciaio è in completo affanno e da giorni lo snowpark “usa” la neve degli inverni passati. Alla partenza degli impianti 3200m non c’è più neve ed il ghiacciaio si sta ritirando, tuttavia qui il 28 agosto la stagione chiuderà i battenti.
Meglio di qualsiasi parola sono le immagini che arrivano direttamente dalle webcam, basta un’occhiata per capire che situazione stanno affrontando i ghiacciai in questi giorni, e le previsioni danno caldo torrido fino ai primi di settembre.
Viene da chiedersi, viste le condizioni, se non sia il caso fermare temporaneamente lo sci estivo… Voi cosa ne pensate?
2 Commenti Popolari
non c’è da fermare lo sci estivo bisogna capire che c’è da inquinare meno!!! non sono gli impianti aperti che rovinano i ghiacciai è il caldo! dobbiamo inquinare meno e deforestare meno per permettere all’effetto serra di regolare l’atmosfera.. ma tanto non c’è verso non si capisce.. ci si lamenta del caldo e basta.
[…] che questa nevicata ha messo fine alla parola estate bloccando lo scioglimento dei ghiacciai che continuava senza sosta dalla metà di giugno. Se le temperature non saliranno troppo e se arriveranno altre precipitazioni nelle prossime […]