Un gruppetto di amici sciavano accompagnati da un adulto sulle piste di Cortina, quando ad un certo punto – giunti alla partenza della seggiovia – mancava all’appello Andrea Rossato un bambino di 9 anni di Mestre.
Sono scattate subito le ricerche sulla pista “Canalino delle Tofane” dove gli amici stavano sciando. Dopo alcune perlustrazioni i poliziotti si sono accorti di un corpo che giaceva inerme ai bordi del bosco, i soccorsi sono stati immediati ma ormai non c’era più niente da fare. Probabilmente Andrea è morto schiantandosi su un pino del bosco che delimita la pista. I medici non hanno potuto fare nulla e si presume che il giovane di Mestre sia morto sul colpo schiantandosi sulla pianta.
Una pista non difficile per le sue capacità, il giovane aveva infatti già partecipato a diverse gare agonistiche e per tutto il gruppo quella pista non era sicuramente “la più difficile”.
La morte di Andrea Rossato va a sommarsi a quella di Marco Fontana altro giovane morto schiantandosi su una grossa pietra mentre sciava sulle piste di Folgaria.
Purtroppo anche quest’anno la stagione sciistica si tinge di cronaca nera, non è facile dimenticare come questi fatti sia un evento che si ripete tutti gli anni e spesso con le stesse modalità.
Fa pensare il fatto che il casco spesso non possa nulla contro un impatto con gli sci, le velocità elevate annullano quasi completamente l’efficacia delle protezioni sollevando un incognita sul fattore sicurezza delle piste.
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