Non poteva iniziare peggio di così la stagione sciistica 2014/2015 niente neve, pioggia ed inversione termica a bloccare il piano di innevamento artificiale anche alle quote più alte.
Sono giorni difficili per i comprensori sciistici Italiani dove le spolverate di neve a 1000 metri viste ad inizio novembre sono ormai un ricordo sepolto dal continuo rinvio dell’apertura impianti sciistici. Dalla Valle d’Aosta al Friuli i problemi sono gli stessi, si va dall’assenza di precipitazioni nevose necessarie per creare il fondo delle piste, pioggia incessante anche alle quote più alte e temperature di molto al di sopra della media che non permettono di azionare l’innevamento artificiale.
Un mix diabolico che sta bloccando l’inizio di stagione, si assiste al rinvio dell’apertura impianti di weekend in weekend. Anche il Ponte dell’Immacolata, che quest’anno è molto lungo, rischia di sfumare con conseguenti problematiche economiche per albergatori e sciatori delusi dall’impossibilità di iniziare la stagione sciistica.
In questa situazione difficile lo sguardo è rivolto alle previsioni meteo che ora segnalano l’arrivo di una nuova perturbazione accompagnata da un prezioso calo termico che tradotto significa ritorno della neve a quote medie. Sono previste nevicate sull’arco Alpino al di sopra dei 1500 metri di quota ma non si esclude una quota neve prossima ai 1200m in alcune zone come tarvisiano e cuneese (anche al di sotto dei 1000 metri).
La perturbazione transiterà velocemente sulle Alpi portando neve dalla sera di mercoledì/giovedì fino alla mattina di venerdì 5 dicembre. Gli accumuli previsti potrebbero raggiungere i 30/40cm di neve.
E’ in corrispondenza del ponte dell’Immacolata che sul Mediterraneo arriverà una massa d’aria più fredda in grado di far scendere ulteriormente le temperature sull’Arco Alpino e porta la neve in Appennino. Questo calo termico, se confermato, permetterà quindi di innevare le piste con gli impianti di innevamento artificiale già pronti all’azione sulle piste da sci di tutte le località.
In conclusione possiamo dire che qualcosa si muove e che c’è qualche speranza di rimettere gli sci ai piedi su gran parte delle nostre amate Alpi, speriamo la natura ci riservi qualche gradevole sorpresa ed arrivi finalmente il tanto atteso inverno.
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