Muore un ragazzo sulle piste di Folgaria, il casco non è servito

Stava sciando con gli amici Marco Fontana, 14 anni, quando a causa della nebbia ha perso di vista il tracciato ed è uscito in fuori pista schiantandosi su una grossa roccia.
E’ questa la prima ricostruzione che i carabinieri di Tonezza hanno ottenuto dopo l’intervento sulle nuove piste da sci di Folgaria.
Il giovane ragazzo vicentino si è schiantato su un masso che si trovava poco fuori da tracciato della pista “Ribes Rosso” appena sotto a Costa d’Agra.
Con lui la cuginetta ed altri 3 amici, tutti esperti sciatori, stavano sciando sulla Ribes Rosso quando ad un certo punto Marco si è disorientato finendo fuori pista. Per sua sfortuna una pietra era proprio nella sua traiettoria, a seguirlo fuori pista anche la cugina ed un amico che tuttavia si sono salvati.
La tredicenne cugina si è rotta un ginocchio mentre l’amico è riuscito a fermarsi in tempo, mentre gli altri 2 amici ignari dell’accaduto continuavano la discesa a valle.

Sono stati proprio i 2 compagni a dare l’allarme, immediato l’arrivo dell’elisoccorso. Ma ormai per Marco non c’era più nulla da fare. La cugina è stata immediatamente caricata in elicottero e portata all’ospedale di Trento dove le verranno riscontrati traumi alla gamba.

Da ricostruire la dinamica dei fatti

Sebbene la prima ricostruzione riesca a spiegare l’accaduto ci sono ancora dei punti oscuri sulla vicenda.
Uno di questi è capire se i giovani siano usciti dal tracciato di spontanea volontà oppure se siano usciti a causa di altri fattori.
La mancanza di visibilità sembra sia la causa dell’incidente ma ora resta da constatare anche se la pista offriva tutta la necessaria segnaletica ed i mezzi di protezione per orientare gli sciatori.

Il tratto di Costa d’Agra è il punto più alto del comprensorio di Folgaria (1800m) ed essendo esposto al vento è privo di alberi, ecco quindi che è facile confondere il tracciato della pista con “il fuori pista”.

Inoltre queste piste sono appena state inaugurate qualche settimana fa, entrando a far parte della nuova area sciabile del comprensorio di Folgaria.

Casco ed esperienza non sono serviti

Marco Fontana non era un ragazzo alle prime armi. Nato e vissuto in montagna (Tonezza) è cresciuto a contatto con la neve e proprio per questo era un bravo sciatore. In passato aveva partecipato a diverse gare di sci agonistico ed i weekend sulla neve erano il suo pane quotidiano.
Anche il casco non è servito a nulla. Lo schianto contro la grossa pietra ha reso inutile la funzione del casco, troppo forte l’urto, i traumi riscontrati alla testa sono risultati molto gravi.

Marco non è il primo sciatore morto in questa stagione, nei primi mesi della stagione è venuta a mancare un altra sciatrice, anche lei professionista, che si è schiantata sulle piste della Val Gardena dopo aver perso il controllo degli sci.

Ora ci si chiede se non siano necessario un incremento delle misure di sicurezza con materassini e reti…

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