Dopo Firenze, Roma e Venezia, la tassa di soggiorno sta per arrivare anche in Alto Adige. Un contributo di euro a pernottamento per ciascun turista che decide di soggiornare nel territorio altoatesino.
Dopo le iniziali polemiche, la Giunta ha deliberato favorevolmente per l’introduzione di questa nuova tassa che sarà a tutti gli effetti un nuovo peso per le tasche dei turisti che ogni inverno soggiornano nei comprensori sciistici dell’Alto Adige. Dopo il rincaro degli skipass causato dall’aumento del prezzo del petrolio (che incide sulle spese dei gatti delle nevi) e l’aumento sulle tariffe delle strutture ricettive (a causa dell’aumento generale dei prezzi) e dei relativi servizi collegati (bar, ristoranti, noleggi) questa nuova tassa sarà l’ennesimo elemento che parteciperà all’incremento dei prezzi per le vacanze invernali in Sud Tirolo.
C’è però chi sostiene che questo nuovo prelievo andrà a danno degli albergatori e non dei turisti. L’inverno 2010-2011 ha bloccato la straordinaria crescita che aveva caratterizzato gli ultimi inverni dell’area dell’Alto Adige tanto che nel solo inverno 2009-2010 si era raggiunto il record di presenze con ben 11233580 turisti ed una crescita del 2,1% rispetto all’inverno precedente.
Questo inverno ha invece visto per la prima volta il segno negativo con un -1,6% dei soggiorni e turisti in caldo sia dalla Germania che dall’Italia, i 2 bacini più importanti, che da soli formano l’82,80% dei turisti che soggiornano in Alto Adige.
Questo calo di presenze fa preoccupare gli albergatori altoatesini che vedono in questa nuova tassa un freno ulteriore al settore. Per arginare il calo di arrivi molti hotel hanno già pensato di non far variare le tariffe alberghiere assorbendole in toto nei loro bilanci. In questo modo l’onere verrà trasferito dai turisti agli albergatori lasciando invariate le tariffe ed i costi della vacanza sulla neve ma introducendo nuove spese per gli operatori turistici.
La Provincia Autonoma di Bolzano tuttavia minimizza e ribadisce che la tassa andrà a formare un fondo che servirà a riqualificare le strutture e più in generale l’offerta turistica dell’Alto Adige. Se le promesse verranno mantenute questo aumento delle tariffe potrebbe essere visto come un investimento che va a migliorare i futuri soggiorni nei comprensori sciistici della Regione.
Tuttavia le polemiche restano accese e diverse associazioni hanno già chiesto un tavolo di incontro per discutere sul tema.
E secondo voi chi pagherà questa tassa di soggiorno? Gli sciatori o gli albergatori?
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