Le vacanze di Natale hanno registrato il tutto esaurito sui comprensori sciistici delle Alpi per la gioia dei gestori degli impianti e soprattutto degli albergatori.
Dalla valle d’Aosta alle dolomiti era impossibile trovare un posto libero e le offerte last minute sono andate a ruba permettendo così di siglare un altro Natale col pienone.
La pioggia ha un po’ guastato le feste ma l’entusiasmo dello scorso inverno era ancora vivo e ha portato sulle piste tantissimi sciatori.
Fra le zone più richieste notiamo ancora una volta l’Alto Adige e Trentino dove però i grandi hotel di lusso hanno registrato un decremento dei soggiorni.
Se l’Alto Adige si conferma ancora una volta leader del turismo invernale non sono state da meno le località sciistiche venete come Asiago con gli hotel al completo. Un po’ meno bene è andata per il Bellunese dove alcune località hanno avuto delle stanze libere, ma in genere la situazione è stata ottima ovunque.
Si è registrato un forte incremento delle prenotazioni nelle strutture a conduzione familiare come i B&B e gli agriturismi di montagna. Risultato che sempre più gente cerca soggiorni tradizionali e alla mano per passare la serata in tutta tranquillità dopo una giornata di sci.
Se gli albergatori hanno registrato il tutto esaurito non è stato così per gli impianti sciistici ed i rifugi in quota.
Si è notato un calo drastico dei così detti “sciatori di giornata” ovvero di tutti quei sciatori che partono alla mattina e tornano alla sera.
Questo tipo di turisti costituiscono una fetta importante del turismo invernale e sono anche quelli più colpiti dalla crisi economica mondiale. La perdita di questi sciatori non solo è un segnale forte di come la crisi economica abbia gravato sulle tasche degli sciatori.
Se è vero che la crisi economica ha pesato sulle tasche degli sciatori è anche vero che molti APT non hanno fatto nulla per agevolare la stabilizzazione dei prezzi, anzi.
Molti skipass costano più dell’anno scorso ed in alcune località la differenza raggiunge anche i 5€, sebbene il costo del petrolio sia diminuito rispetto allo scorso inverno.
Mai disperare! La stagione invernale non è ancora conclusa, dopo le vacanze di natale ci si prepara alle settimane bianche e finite queste arriverà un altro bilancio, speriamo positivo per tutti!
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