La neve torna protagonista in montagna, una perturbazione ha imbiancato le Alpi da est ad ovest ma la quota delle nevicate è stata superiore rispetto alle previsioni. La settimana scorsa gli esperti avevano previsto nevicate oltre i 1400m su tutto l’arco Alpino ma in verità la neve è scesa solo oltre i 1800/2000 metri salvo locali eccezioni (nord-ovest in testa).
Le nevicate si sono attestate fra i 15cm delle quote più basse fino ad oltre mezzo metro sopra i 2500m.
Tuttavia molte località hanno ospitato la pioggia accelerando ancor di più lo scioglimento già repentino della neve sulle piste da sci. Cortina ha visto comparire la neve solo sulle piste in quota e sull’Altopiano della Paganella gli sciatori passavano dalla bufera di neve di cima Paganella (2000m) agli acquazzoni delle piste di Fai ed Andalo.
Niente da fare per chi sperava in un colpo di coda dell’inverno in grado di allungare di qualche settimana la stagione sciistica, le piogge fino a 2000m di quota e le alte temperature previste anche per i prossimi giorni costringeranno molti comprensori a confermare (o addirittura anticipare) la data di chiusura degli impianti sciistici. Alcuni comprensori hanno già chiuso i battenti, uno fra questi è l’Altopiano di Asiago che a causa della scarsità di neve si è trovato a chiudere la stagione in anticipo (non succedeva da diversi anni).
Tuttavia lo sci non si ferma. I comprensori d’alta quota entrano nel vivo della stagione e l’inverno puo’ continuare sulle piste ad altitudini più alte.
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